Consigliere Consoli, nella rubrica delle lettere di venerdì lei ha
ribadito una serie di accuse false e infamanti nei confronti
dell'esperienza del centro sociale Auro per sostenere le ragioni
della sua commissione d'inchiesta. A parte il grigiore delle sue
parole, è riuscito a farci sorridere quando sostiene che non
avremmo "nulla da temere" nell'ipotesi che tale commissione
veda la luce. Nella mozione che lei ha proposto infatti non si chiede
di accertare se vi siano motivi per rescindere la convenzione, ma
semplicemente di trovarli dato che secondo lei la convenzione va
rescissa comunque. È una posizione preconcetta che mal si
addice al rispetto delle regole di cui ingenuamente parla.
Altrettanto contradditoria è l'idea che una volta tolto di
mezzo il centro sociale, il posto venga "riconsegnato alla
città", visto che sono stati gli occupanti dell'Auro nel
1991 a liberare quel posto e a riconsegnarlo a tutti dopo una
chiusura protrattasi per quasi vent'anni. "Sparuta minoranza",
consigliere Consoli, sarà lei e la sua parte: la struttura è
frequentata da centinaia e centinaia di giovani che hanno ben altra
attività che consumare droga e fare schiamazzi. La sua
proposta di liberare i locali per darli a qualche privato che paghi
equivale a dire che per qualche lira lei sarebbe ben contento di
buttare sulla strada quelle centinaia di persone di cui le dicevamo.
Il Comune potrebbe risparmiare in altri modi, per esempio utilizzando
altri posti dismessi. I locali di via Santa Maria del Rosario sono
tutt'altro che inattivi e ospitano un fiorire di attività di
alto valore.
Se lei cerca l'interesse della città, retroceda da una simile
bislacca iniziativa. Già che c'è, ci spieghi anche a
che le servono quei cento e passa milioni di cui vagheggia: a
organizzare un altro concerto di Nino D'Angelo?
Associazione culturale Lorenzo Aiello