chiediamo l'adesione ufficiale al documento da parte di tutti coloro che ci supportano. grazie. mail: medialab@voyanet.org CENTRO SOCIALE AURO - FREAKNET MEDIALAB - CATANIA ASSOCIAZIONE CULTURALE LORENZO AIELLO per le ultime news : guardate http://www.freaknet.org Una trentina di consiglieri comunali, guidati dal CCD Marco Consoli, vorrebbe che la Giunta comunale istituisse una commissione d'inchiesta: "Che possa dare chiarezza sui reati contestati agli occupanti del "Centro Sociale Auro", al fine di motivare la rescissione della Convenzione stipulata fra la Passata Amministrazione Comunale e l'Associazione "Lorenzo Aiello"(ex Auro) per l'assegnazione dei locali di via S.Maria del Rosario." (testuale). Con questa richiesta, in sostanza, si ritiene che il consiglio comunale possa emettere sentenze al posto dei giudici, dato che nessuna condanna ci risulta essere stata emessa per questi reati (quali?), che possa attribuirli all' associazione "Lorenzo Aiello" e che possa "motivare" la rescissione della Convenzione. Il "reato" di occupazione, contestato comunque prima della stipula della convenzione, ed i conseguenti altri "reati", hanno consentito sia che fosse restituito alla cittadinanza un bene del quale era stata privata, sia la creazione di un posto fruibile da coloro che pensano che socialita', arte, musica e cultura non siano sinonimi di "business", ma bisogni di tutti, non solo di chi puo' permetterseli. Nel corso dell'ultimo decennio, nei locali di via S.Maria del Rosario, si sono svolte numerosissime manifestazioni (altro "grave reato") alle quali hanno partecipato migliaia di giovani ed organizzate sempre senza alcun tipo di finanziamento da parte dell'amministrazione comunale e senza fini di lucro. I locali stessi, ridotti ad immondezzaio negli anni dell'abbandono e fortemente degradati, sono stati ripuliti, resi agibili ed, in parte, ristrutturati dagli "occupanti" (per il consigliere Consoli "fuorilegge"). La passata Amministrazione Comunale nel luglio '98, dopo alcuni mesi dall'ultimo sgombero, riconoscendo la validita' dell'esperienza del centro sociale Auro, decideva di sottoscrivere una convenzione che permettesse il proseguimento delle attivita' svolte, eccetto che per l'organizzazione di concerti, per i quali si sarebbe impegnata a fornire altri spazi. Si impegnava anche a fare alcuni indispensabili lavori di ristrutturazione. Questi nobili propositi sulla carta, non si sono mai, pero', realizzati. Nonostante questo l'associazione Lorenzo Aiello ha rispettato gli accordi,organizzando mostre, presentazioni di libri, attivando alcuni servizi quali la "ludoteca multietnica", uno dei pochi tentativi di reale integrazione razziale ben riusciti e diversi laboratori fra cui il Medialab, attualmente una delle principali attivita' dell'Auro,che svolge corsi di alfabetizzazione informatica mettendo a disposizione una rete di una quindicina di computer connessi ad Internet sia per navigare che per ricevere e spedire gratuitamente e-mail con un proprio indirizzo e organizza incontri promuovendo l'utilizzo di Linux e della filosofia "open source". Il tutto sfruttando per lo piu' vecchi computer frutto di donazioni e riciclati. Sempre senza richiedere finanziamenti. Il centro sociale e' anche limitrofo ad un quartiere "a rischio" come "la Civita", e' frequentato da studenti, lavoratori, disoccupati, di varia estrazione e svariati "precedenti" ed il tessuto di relazioni umane che si e' creato negli anni fra tanti diversi soggetti, e' un patrimonio a cui non si puo' dare un prezzo ( magari il consigliere Consoli, cosi' bravo a dar di conto negli articoli citati, ci riuscirebbe). Sicuramente un conto, lui, o chi per lui, l'ha gia' fatto e cioč quanto ci si potrebbe guadagnare da una bella speculazione sui locali del centro per sbatterci magari dentro una agenzia per il lavoro interinale. Il messaggio di questa maggioranza e' insomma molto chiaro: non ce ne frega niente delle esigenze delle migliaia di giovani che in questi nove anni hanno animato il C.S.A. AURO anzi, ci mettiamo al suo posto una struttura che servira' a sfruttare meglio gli stessi nel segno del nuovo capitalismo flessibile. Se poi con questa operazione chiudiamo anche una delle poche voci del dissenso a Catania (l'Auro e' sempre stato al fianco degli operai, degli immigrati, degli omosessuali, degli antiproibizionisti nelle loro rivendicazioni) il cerchio si chiude. Non si illudano lorsignori che noi staremo a guardare; teniamo a quest'esperienza e la difenderemo mobilitandoci e mobilitando tutti coloro che ci esprimono solidarieta' e che credono in una societa' piu' aperta e piu' giusta dove i diritti e i bisogni delle persone siano sempre rispettati. Invitiamo pertanto l'Amministrazione Comunale a non dare seguito ad una inopportuna richiesta, frutto dei pruriti inquisitori di novelli Torquemada che all'alba del terzo millennio allestiscono ancora, nella nostra citta', i roghi per le streghe. Non sarebbe di buon auspicio.