Ä CYBER_PUNK (2:335/525.66) ÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄ CYBER_PUNK Ä Msg : 246 of 303 From : /\/\attia /\/\alattia 65:1300/1 19 Dec 95 12:24:30 To : All 22 Dec 95 12:14:24 Subj : [1/4] Cyberpunk FAQ ÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄ .TID: FastEcho 1.45 9715 >>> Part 1 of 4... -------------------------- Cyberpunk lista F.A.Q. -------------------------- Risposte alle domande piu' comuni sul CYBERPUNK Testo originale : Erich Schneider (erich@bush.cs.tamu.edu) Nome archivio : cyberpunk-faq Ultima modifica : 27 Novembre 1995 Aggiornamento : ogni due settimane Traduzione e note : /\/\attia /\/\alattia Ultima versione : 10 Dicembre 1995 Copyright : nessuno, liberamente distribuibile * * * NOTA Se cominciate a leggere ora, correte subito al SOMMARIO riportato piu' avanti, per scoprire se vi sia in questo file qualcosa di interessante per voi. Dopodiche' tornate pure indietro a queste righe introduttive. Ho tradotto liberamente, ma non arbitrariamente, il file originale, cercando di mantenermi costantemente aderente al testo. Ho evitato di perder tempo a rendere parola-per-parola alcuni "modi di dire" utilizzati dall'autore, preferendo sostituirli con frasi analoghe al fine di conservare la legibilita' e la chiarezza del documento. Se comunque qualcosa dovesse suonarvi "strana", contattatemi e vedremo di ritradurre insieme la parte incriminata. ;> Segnalatemi anche eventuali errori di stampa e incongruenze varie. Questo testo non e' esauriente, ma puo' essere utile per farsi un'idea generale di che cosa sia il "cyberpunk". Di certo alcuni concetti espressi qua sotto andrebbero ampliati e riveduti. Le cifre comprese tra "<" e ">" rimandano ad alcune note che ho accluso in coda al documento. Se desiderate ricevere la versione originale in inglese di questo FAQ o conoscere tutti i modi possibili per procurarvi via Internet le successive versioni aggiornate, fatemi un fischio. Mi farebbe molto piacere che qualcuno mi contattasse per fornirmi altre informazioni sui dati contenuti in questo documento (ad esempio le pubblicazioni italiane di opere citate nel FAQ di cui al momento ignoro l'esistenza). Qualsiasi commento e' benvenuto. Se questo lavoro vi piace, sentitevi liberi di distribuirlo il piu' possibile. Se gia' non lo state facendo, cominciate anche voi a tradurre e diffondere il materiale che ritenete interessante (se avete qualcosa sull'argomento... beh, fatemelo avere! :) Vi ringrazio per l'attenzione. LL&P... :> /\/\attia /\/\alattia * * * PREMESSA Questo e' un elenco di FAQ (Frequently Asked Question) per l'area ALT.Cyberpunk di Usenet. Si ispira - ma non ne e' un diretto discendente - al precedente FAQ non ufficiale compilato originariamente da Andy Hawks e poi ripreso da Tim Oerting. Sono stato un lettore dell'area ALT.Cyberpunk sin dal 1988, e in questo arco di tempo ho visto che venivano fatte un sacco di domande. Io mio faccio carico di rispondere alle vostre richieste e mi impegno a tenere questo documento aggiornato e sempre disponibile. Se avete commenti, critiche, aggiunte, domande o altro da fare, scrivetemi all'e-mail: "erich@bush.cs.tamu.edu" (soprattutto sono apprezzati avvisi di eventuali "link malfunzionanti", sia nella versione ASCII che in quella HTML di questo testo). Scrivete a questo indirizzo anche se desiderate ricevere una versione piu' recente di questo file. L'ultima archiviata e' disponibile in: "rtfm.mit.edu:/pub/usenet/news.answers/cyberpunk-faq" Esiste anche una versione compilata con un editor per HTML (leggibile con programmi navigatori come il Mosaic). L'URL al quale rivolgersi e' il seguente: "http://bush.cs.tamu.edu/~erich/alt.cp.faq.html". Molte delle risposte qui contenute sono frutto di opinioni personali e vanno considerate con la dovuta cautela. Sarebbe ridicolo per me pretendere di essere una massima autorita' del cyberpunk. (nota sui nomi dei file: i file o le directory elencate come disponibili per l'FTP "anonymous" sono trascritte nel formato "nome_host:nome_file". Pertanto, il nome del file riportato sopra (per questa stessa raccolta di FAQ) indica che l'host da chiamare e': "rtfm.mit.edu" e il nome del file: "/pub/usenet/news.answers/cyberpunk-faq". I nomi dei file di questo tipo vengono sempre racchiusi tra virgolette per evitare malcomprensioni). * * * SOMMARIO 1. Che cos'e' il movimento letterario cyberpunk. 2. Che cosa si intende per sottocultura cyberpunk. 3. Che cos'e' il ciberspazio. Che cosa ha a che fare con i concetti odierni di "rete" e di "realta' virtuale". 4. Libri cyberpunk. 5. Riviste cyberpunk e temi trattati. 6. Il cyberpunk e i film, la televisione. I film basati sulle storie di William Gibson. La sceneggiatura di Gibson per *Alien 3*. 7. *Blade Runner*. 8. Musica cyberpunk. L'album di Billy Idol. 9. Indirizzi telematici di "cyberpunk" famosi. 10. Che cos'e' questo "PGP" di cui tutti parlano. 11. *Agrippa* di William Gibson: che cos'e' e dove si trova. 12. Altre risorse on-line sull'argomento. * * * 1. Che cos'e' il movimento letterario cyberpunk. Gardner Dozois, uno dei redattori della rivista *Isaac Asimov's Science Fiction* nei primi anni '80, viene generalmente indicato come la prima persona ad aver fatto uso del termine "cyberpunk" per descrivere uno specifico genere di letteratura. Dozois asserisce di non aver coniato il termine; dice di averlo pescato "in giro da qualche parte". A questo proposito non e' una coincidenza il fatto che lo scrittore Bruce Bethke abbia scritto nel 1980 un racconto intitolato "Cyberpunk", per poi sottoporlo all'attenzione della *Asimov's* proprio quando Dozois curava con tutta probabilita' la lettura dei dattiloscritti che pervenivano in redazione, e che venne pubblicato nella rivista *Amazing* nel 1983, quanto Dozois era redattore di *1983 Year's Best SF* <1> e ci si aspetta leggesse le principali riviste di fantascienza. Ma - come dice Bethke - "come diavolo si fa a dirlo!?" (Bethke non e' un vero e proprio autore cyberpunk; a meta' 1995 ha pubblicato *Headcrash*, che egli definisce "una commedia ciberneticaleggiante"). Prima del suo riconoscimento ufficiale, il "movimento cyberpunk", noto ai suoi appartenenti come "Il Movimento" <2>, e' vissuto per qualche tempo raccolto attorno alla fanzine di Bruce Sterling *Cheap Truth* <3>. Autori come Sterling, Rucker e Shirley scrivevano articoli sulla rivista avvalendosi di pseudonimi, nei quali promuovevano i lavori degli altri membri del gruppo e sparavano a zero contro la "fantascienza tradizionale". E' qui che il movimento ha cominciato a prendere coscienza di se' (*Cheap Truth* e' disponibile come FTP "anonymous" presso: "ftp.io.com:/pub/usr/shiva/SMOF-BBS/cheap.truth"). La letteratura cyberpunk, in generale, si occupa di persone che vivono ai margini della societa' in un mondo teconologicamente avanzato. Nelle storie cyberpunk vi e' solitamente un "sistema di valori" che domina dall'alto le vite della gente "ordinaria", sia esso un governo oppressivo, un gruppo di vaste corporazioni dai tratti paternalistici o una religione fondamentalista. Questi sistemi si avvalgono di efficaci tecnologie (oggi giunte ad un tale sviluppo da apparire strabilianti agli occhi della gran parte della gente), sopratutto la "tecnologia dell'informazione" (computer e mezzi di comunicazione di massa), che affiancano il sistema nella sua opera di dominio e controllo. Spesso questo "sistema tecnologico" si estende agli "elementi umani" che lo compongono, attraverso l'implementazione di innesti cerebrali, arti artificiali, organi sintetici o alterati geneticamente ecc. Cosi' gli stessi esseri umani diventano parte integrante della "Macchina". Questo e' l'aspetto "cyber" del cyberpunk. Naturalmente, in ogni sistema culturale vi sono coloro che vivono ai margini di esso: criminali, disadattati, sognatori, o chi semplicemente brama nel suo interesse la liberta'. La letteratura cyberpunk si concentra su questi individui, e spesso mostra come essi riescano a trarre vantaggio per i loro fini dagli stessi strumenti di cui si avvale il sistema tecnologico. Questo e' l'aspetto "punk" del cyberpunk. I migliori lavori cyberpunk si distinguono dalla precedente tradizione che si e' occupata di temi analoghi attraverso l'impiego di uno stile molto marcato. L'ambientazione e' tipicamente "urbana", e la filosofia di fondo e' triste e pessimista. I concetti vengono offerti al lettore privi di spiegazioni, proprio come nella vita di tutti i giorni veniamo travolti dai nuovi sviluppi delle cose. Spesso vi e' un senso di ambiguita' morale, dove opporsi al "sistema" (per sovvertirlo, o soltanto per sopravvivere) non fa diventare i protagonisti "eroi" o "buoni" nel senso tradizionale del termine. * * * 2. Che cosa si intende per sottocultura cyberpunk. Sotto l'influsso della letteratura cyberpunk, nella meta' degli anni '80 un gruppo indeterminato di persone comincio' a far riferimento a se' stesso come "cyberpunk", partendo dal presupposto che nella odierna societa' Occidentale stiano germogliando i semi che porteranno alla realizzazione di quel "sistema tecnologico" cosi' come descritto nella finzione, finendo in questo modo per identificarsi nei personaggi emarginati delle storie cyberpunk. Nel corso degli ultimi anni, i mass media hanno compreso cosa stava accadendo ed hanno cominciato spontaneamente ad eticchettare persone e gruppi con l'appellativo "cyberpunk". Specifici sottogruppi che vengono comunemente ritenuti "cyberpunk" sono: Hackers, Crackers e Phreaks: <4> Gli "hackers" sono i "maghi" della comunita' elettronica: persone con una profonda conoscenza sul funzionamento dei loro computer, sono in grado di compiere con essi cose che hanno tutta l'aria di essere "magiche". I "Crackers" sono la trasposizione nella realta' dei "cowboy da console" della finzione: essi riescono a penetrare nei sistemi computerizzati altrui all'insaputa di tutti, allo scopo di arricchirsi in maniera illecita o semplicemente per il piacere di esercitare la loro bravura. I "Phreaks" cercano di fare qualcosa di simile con la rete dei telefoni, elaborando strategie per raggirare le compagnie telefoniche al fine di sfruttarle per compiere tutta una serie di elaborate operazioni. Ciascuno di questi gruppi fa largo impiego delle emergenti tecnologie sui computer e sulle telecomunicazioni per realizzare i propri scopi. Cyberpunks: Questi ritengono che un valido espediente per rendere la vita difficile al "Sistema" sia quello offerto dall'impiego della crittografia. Essi predicano la diffusione dell'uso di schemi di codifica estremamente difficili da decodificare, attraverso i quali creare delle "zone di privacy" che il "Sistema" non e' in grado di invadere. Ravers: Si tratta dei tipi che combinano musica sintetizzata e campionata, arte psichedelica generata al computer ("cyberdelica") e droghe per dar vita ad imponenti feste *dance* della durata di notti intere ed incontri amorosi in locali abbandonati. Talvolta capita che "cyberpunk" sia solo un comune ragazzino rompiscatole imbevuto di qualche conoscenza tecnica o semplicemente qualcuno desideroso di identificarsi nelle piu' recenti tendenze. Questo ha portato molti a considerare in cattiva luce coloro che si autodefiniscono "cyberpunk". Inoltre vi sono quelli che ritengono che non esista una definizione certa per "cyberpunk" (cosa facilmente comprensibile, avendo il "cyberpunk" a che fare con personaggi anticonformisti e ribelli), e rifiutano l'uso distorto che i mass media fanno del termine, considerandolo alla stregua di una cinica etichetta di mercato. * * * 3. Che cos'e' il ciberspazio. >>> Continued to next message... --- * Origin: Salviamo Mumia Abu-Jamal dalla pena di morte! (65:1300/1) Ä CYBER_PUNK (2:335/525.66) ÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄ CYBER_PUNK Ä Msg : 247 of 303 From : /\/\attia /\/\alattia 65:1300/1 19 Dec 95 12:24:30 To : All 22 Dec 95 12:14:24 Subj : [2/4] Cyberpunk FAQ ÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄ .TID: FastEcho 1.45 9715 >>> Part 2 of 4... Che cosa ha a che fare con i concetti odierni di "rete" e di "realta' virtuale" Per quanto mi e' dato di sapere, il termine "ciberspazio" (cyberspace) e' stato usato per la prima volta da William Gibson nel suo racconto intitolato "Burning Chrome" <5>. Quest'opera ha parlato per la prima volta di individui che si avvalgono di congegni chiamati "deck del ciberspazio" (cyberdecks) al fine di alterare le normali percezioni dei loro organi di senso, implementando un' interfaccia sensoriale completa con la rete mondiale dei computer; e quando questo viene fatto, si dice che ci si trova nel "ciberspazio" (il concetto comunque risale a prima di Gibson, e a questo proposito e' notevole il racconto di Vernor Vinge intitolato "True Names"). "Ciberspazio" e' dunque il "luogo" metaforico dove qualcuno "si trova" quando accede alla rete mondiale dei computer. Sebbene la descrizione che Gibson fornisce dei modi attraverso i quali il ciberspazio opera sia in qualche modo poco rispondente alla realta', essa e' riuscita ad influenzare molti appartenenti alla comunita' dei computer. La parola "ciberspazio" e' diventata di uso comune nel "mondo di tutti i giorni" per far riferimento all'emergente rete mondiale di computer (fondamentalmente si parla di Internet). Inoltre, alcuni scienziati che si occupano di far ricerche sulla "realta' virtuale" stanno provando a simulare nella realta' alcune delle estrapolazioni fantastiche di Gibson. Infine, "ciberspazio" viene comunemente utilizzato per alludere a qualsiasi "ambiente di realta' virtuale" generato al computer, anche se non ha niente a che vedere con le reti. * * * 4. Libri cyberpunk L'elenco che segue vuole essere una breve panoramica sui migliori lavori cyberpunk pubblicati finora. Bisogna inoltre ricordare che un gruppetto di opere scritte prima del 1980 sono state etichettate retroattivamente "cyberpunk" a causa delle loro analogie stilistiche (come in *Gravity's Rainbow* di Pynchon) o tematiche (*The Shockwave Rider* di Brunner e *Nova* di Delany). <6> Il romanzo *Neuromante* <7> di William Gibson, che racconta di un hacker che opera nel ciberspazio, di una guardia del corpo mercenaria il cui corpo e' alterato ciberneticamente e di una coppia di misteriose Intelligenze Artificiali, e' stato il primo a definire il "cyberpunk". Ha vinto i premi Hugo, Nebula, quello in onore di P. K. Dick e Ditmar, cosa che nessun altro lavoro di fantascienza era riuscito a fare. Gibson ha poi scritto due continuazioni dell'opera, *Count Zero* (8) e *Mona Lisa Overdrive* <9>. Gibson ha inoltre pubblicato una raccolta di brani intitolata *Burning Chrome*, che contiene tre storie ambientate nel mondo di *Neuromante* ed alcune altre, tra le quali gli stupefacenti "The Winter Market" e "Dogfight" <10>. Il lavoro piu' recente di Gibson e' *Virtual Light* <11>. E' ambientato nel futuro prossimo; la tecnologia ha un tono un po' piu' moderato, ma in definitiva l'opera tratta gli stessi temi di altri lavori cyberpunk. *Crystal Express* <12> di Bruce Sterling raccoglie le sue storie sui "Plasmatori/Meccanisti", ambientate in un futuro umano e "post-umano", come in "Green Days in Brunei", un brano che condivide la medesima impostazione del suo *Islands in the Net* <13>. Entrambi contengono estrapolazioni su un futuro vicino nel tempo, in mondi molto simili ai nostri (*Schismatrix* <14>, un lungo romanzo ambientato nel futuro dei "Plasmatori/Meccanisti", ha riscosso un notevole successo). La seconda raccolta firmata di Sterling e' *Globalhead* <15>. Sterling ha compilato l'antologia *Mirrorshades: A Cyberpunk Anthology* <16>, che contiene racconti di diversi autori; alcuni non sono propriamente "cyberpunk", ma vi sono veri capolavori (come "Mozart in Mirrorshades" <17>). Il suo piu' recente lavoro di narrativa e' *Heavy Weather* <18>, che, sebbene non tratti il tema della "lotta all'oppressore", contempla quello della "tecnologia individualistica". Gibson e Sterling hanno scritto in collaborazione un romanzo, *The Difference Engine* <19>, che alcuni definiscono "steampunk"; esso tratta molti tipici temi cyberpunk ambientando la narrazione in Inghilterra, in un alternativo XIX secolo, dove la tecnologia del "computatore" di Babbage e' stata pienamente sviluppata. *Snow Crash* <20>, di Neal Stephenson, si accosta al cyberpunk con un umorismo estremo: che cosa si potrebbe difatti dire di un'opera dove la Mafia distribuisce pizza e il nome del personaggio principale e' "Hiro Protagonista"? Larry McCaffrey ha pubblicato un'antologia, *Storming the Reality Studio* <21>, che contiene frammenti di molti lavori cyberpunk, cosi' come articoli critici sull'argomento ed un'accurata bibliografia. Altre opere di critica sono *Terminal Identity* <22> di Bukatman e *Fiction 2000: Cyberpunk and the Future of Narrative* <23>, a cura di Slusser e Shippey. Altri ragguardevoli lavori cyberpunk: - Walter Jon Williams, *Hardwired* <24> Un contrabbandiere che pilota una specie di "carroarmato spaziale" decide di sfidare le Corporazioni Orbitali che controllano il suo mondo. - Walter Jon Williams, *Voice of the Whirlwind* <25> Il clone di un soldato di una corporazione cerca di scoprire che cosa ne e' stato del suo "sosia originale". - Greg Bear, *Blood Music* <26> Uno scienziato genetico porta alcune delle sue cellule del sangue ad un livello di intelligenza pari a quello umano, scatenando imprevedibili conseguenze. - Pat Cadigan, *Synners* <27> Un gruppo di hackers e disadattati va in cerca di un nuovo mortale "virus" in un mondo dove compaiono i primi "innesti cerebrali". Altre opere - ormai esaurite - a cui dare un'occhiata sono *Schismatrix* di Sterling, *Mindplayers* <28> di Pat Cadigan, *Vacuum Flowers* <29> di Michael Swanwick, *The Long Rune* di Daniel Keyes Moran e il racconto *True Names* di Vernor Vinge. * * * 5. Riviste cyberpunk e temi trattati Alcune riviste che sono popolari tra i fan del "cyberpunk" sono: Nome : *Mondo 2000* Indirizzo : P.O.Box 10171 - Berkeley, CA 94709-0171 Voce : (510)845-9018 Fax : (510)649-9630 Redazione : editor@mondo2000.com Abbonamenti : subscriptions@mondo2000.com Pubblicita' : advertising@mondo2000.com Alcuni appassionati di cyberpunk hanno un rapporto non facile con *Mondo 2000*; essi nutrono per la rivista un apprezzamento variabile a seconda dell'ammontare negli articoli dei contenuti tecnici e delle notizie affettate. Tuttavia, se ce n'e' una che puo' pretendere di essere chiamata la rivista "ufficiale" del cyberpunk e' probabilmente questa. Nome : *bOING-bOING* Indirizzo : 150 Fourth St., Suite 650 - San Francisco, CA 94103 Voce : (415)974-1172 Fax : (415)974-1216 Redazione : carlata@aol.com Sito HTTP : "http://www.zeitgeist.net/Public/Boing-boing/ boing.boing.html" Una rivista meno curata di *Mondo 2000* o *Wired*, ma con buone attitudini e abili scrittori. Nome : *Wired* Indirizzo : P.O.Box 191826 - San Francisco, CA 94119 Voce : (415)904-0660 Fax : (415)904-0669 Abbonamenti : 1-800-SO-WIRED (1-800-769-4733) [con carta di credito] Informazioni: info@wired.com Abbonamenti : subscriptions@wired.com Sito HTTP : "www.hotwired.com" Una rivista oggi molto popolare. E' dedicata principalmente a professionisti orientati alla tecnica con disponibilita' economiche, ma a molti appassionati di cyberpunk piacciono gli articoli sulle reti e sul futuro. Nome : *Phrack* Indirizzo : 603 W. 13th #1A-278 - Austin, TX 78701 Redazione : phrack@well.com Sito FTP : "freeside.com:/pub/phrack" Sito HTTP : "http://freeside.com/phrack.html" & Nome : *2600 Magazine* Abbonamenti : 2600 Subscription Dept. P.O. Box 752, Middle Island, NY, 11953-0752 Contributi : 2600 Editorial Dept. P.O. Box 99, Middle Island, NY, 11953-0099 [lettere e articoli] Redazione : 2600@well.com Sito FTP : "ftp.2600.com:/pub/" Sito HTTP : "http://www.2600.com/" Due fondamentali punti di riferimento dell' "underground digitale". *Phrack* ha un rapporto piu' stretto con la comunita', mentre *2600* si occupa prevalentemente di fornire informazioni tecniche. <30> * * * 6. Il cyberpunk e i film, la televisione. I film basati sulle storie di William Gibson. La sceneggiatura di Gibson per *Alien 3*. La televisione una volta trasmetteva l'ormai defunto e compianto *Max Headroom* <31>, che conteneva una gran quantita' di concetti cyberpunk. La rete via cavo "Bravo" e lo "Sci-Fi Channel" stanno ora rimandando in onda i pochi episodi che sono stati girati. La TV ci aveva dato anche l'esuberante *Wild Palms*, con un "ciberspazio", diaboliche corporazioni e un piccolo cammeo di William Gibson. Attualmente e' in programma una serie basata sui romanzi "Tek" di William Shatner derivata da un set di film TV basati sugli stessi. Sebbene posseggano alcuni elementi tradizionali del cyberpunk e lunghe "scorribande" nel ciberspazio, questi (o almeno i film in TV) tendono a ridursi a mere storie di polizia che si risolvono nell'opposizione tra "buoni" da una parte e "cattivi" dall'altra (*TekLords* ha una trama che non suonera' nuova a chi ha letto *Snow Crash*). *Blade Runner* <32> e' considerato il perfetto archetipo del film cyberpunk (lo stesso Gibson ha affermato che le immagini di *Blade Runner* descrivono il "futuro urbano" come l'ha immaginato in *Neuromante*). Poche altre produzioni sono riuscite ad eguagliare questo film. Altri lavori cinematografici che vengono comunemente considerati cyberpunk a torto o a ragione sono *Alien* e i suoi seguiti, *Freejack* <33>, *The Lawnmower Man* <34>, *Until the End of the World*, i due *Terminator* <35>, *Total Recall* <36> e *Brainstorm* <37>. Esiste un documentario della durata di un'ora intitolato "Cyberpunk" distribuito dalla Mystic Fire Video. Esso contiene alcune conversazioni sotto forma di interviste con Gibson. Di solito e' realizzato con piccoli budget, ed e' opinione unanime della ALT.Cyberpunk che non meriti l'attenzione di nessuno. Anzi, e' noto che questo lavoro metta un po' a disagio lo stesso Gibson. Per quanto riguarda i film basati sulle storie di Gibson, una volta un' etichetta poco affidabile, la "Cabana Boys Productions", era riuscita ad ottenere i diritti per realizzare *Neuromante* (questa e' la ragione per la quale sul frontespizio della scatola contenente il videogame omonimo veniva annunciata l'imminente uscita della produzione a cura dei "Cabana Boys": "soon to be a motion picture from Cabana Boys", diceva). In seguito i diritti sono ritornati nelle mani di Gibson, che li detiene tuttora. Dal racconto di Gibson "Johnny Mnemonic" e' stata tratta una costosissima produzione cinematografica <38>. Lo stesso Gibson ne ha scritto la sceneggiatura ed ha collaborato strettamente con il regista; tanto che si puo' affermare che senza ombra di dubbio il risultato finale riscuote il suo consenso. Il film contiene elementi provenienti non solo dalla storia originale, ma anche da *Neuromante* e *Virtual Light*. C'e' pero' una quantita' maggiore di azione violenta, e il finale e' piu' a lieto fine. In maniera molto significativa, il personaggio di Molly non compare nel film, dove il suo posto e' stato preso da una certa "Jane" (la quale non ha inserti ottici da insetto o unghie retrattili), in modo tale da permettere un futuro utilizzo di Molly nell'eventualita' di produrre *Neuromante*. William Gibson ha anche scritto uno dei tanti copioni per il film *Alien 3*. Tuttavia soltanto un particolare della sua sceneggiatura ha trovato modo di comparire nel film: i codici a barre impressi dietro le teste rasate dei prigionieri. Una versione riassuntiva del lavoro di Gibson puo' essere reperita nella terza parte dell'elenco di FAQ su *Alien*, disponibile presso: "rtfm.mit.edu:/pub/usenet/news.answers/movies/alien-faq/part3". La versione integrale si trova inceve in: "cathouse.org:/pub/cathouse/movies/scripts/alien.iii". "The Gernsback Continuum" <39> (sempre dello stesso autore) e' stato proposto in Inghilterra in un breve filmato della durata di 15 minuti. E' stato mandato in onda su alcune emittenti televisive europee, ma non so se sia disponibile negli Stati Uniti. C'e' poi chi sostiene che "New Rose Hotel" <40> sara' presto portato sul grande schermo. <41> * * * 7. *Blade Runner* Esiste un elenco di FAQ su *Blade Runner*, richiedibile via FTP "anonymous" presso: "rtfm.mit.edu:/pub/usenet/news.answers/movies/bladerunner-faq", E all'URL: "http://www.uq.oz.au/~csmchapm/bladerunner/". Questo risponde a molte delle piu' comuni domande sul film. Qui di seguito sono riportate brevemente alcune risposte. a) Del film esistono differenti versioni. Quella originale statunitense >>> Continued to next message... --- * Origin: Salviamo Mumia Abu-Jamal dalla pena di morte! (65:1300/1) Ä CYBER_PUNK (2:335/525.66) ÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄ CYBER_PUNK Ä Msg : 248 of 303 From : /\/\attia /\/\alattia 65:1300/1 19 Dec 95 12:24:30 To : All 22 Dec 95 12:14:24 Subj : [3/4] Cyberpunk FAQ ÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄ .TID: FastEcho 1.45 9715 >>> Part 3 of 4... omette la sequenza Batty-Tyrell dell'estrazione dell'occhio ed altri pochi particolari che poi verranno recuperati nelle edizioni europee e in quella in videocassetta. Nel 1992 viene rilasciato un ulteriore arrangiamento (noto come "the director's cut"), non disponibile in videocassetta, che omette la "voce fuori campo" di Deckard e la sequenza di "lieto" fine, e reinserisce la "scena dell'unicorno". Prima che questo accadesse, comunque, un differente montaggio era stato proiettato per un breve periodo in due cinema, uno a Los Angeles e l'altro a San Francisco; questa volta e' cambiata la sequenza introduttiva, la colonna sonora e alcuni dialoghi, mentre sono assenti la voce fuori campo, il lieto fine e la sequenza dell'unicorno (secondo me e' la versione migliore). b) Il problema del numero (cinque o sei) dei replicanti: cio' e' largamente ritenuta un'incongruenza occorsa nella fase di editing che e' inconsapevolmente andata a finire nella versione finale. Il film originariamente contemplava un quinto replicante - "Mary" - che successivamente e' stato cancellato. Nella versione tagliata la battuta "one got fried..." diventa "two got fried...". Bryant non include Rachel tra i sei originari replicanti fuggiaschi. Comunque... c) Alcuni indizi sparsi, come la mancanza di emozione, le fotografie e gli occhi "riflettenti", sembrano suggerire che Deckard stesso sia un replicante. In ogni caso, questo non e' *esplicitamente* sostenuto in nessuna versione del film (sebbene la "scena dell'unicorno" in qualche modo conferisca maggior peso a questa teoria). * * * 8. Musica cyberpunk. L'album di Billy Idol. C'e' un po' di confusione su che cosa sia veramente la cosiddetta "musica cyberpunk". Si tratta infatti di "musica che tratta temi cyberpunk" o della "musica che la gente ascolta in un futuro mondo cyberpunk"? Coloro che affermano che si possa parlare di musica cyberpunk fanno fondamentalmente riferimento a forme strumentali sintetizzate eseguite a gran velocita', come techno, rave e musica industriale. Verso la conclusione del 1993 Billy Idol ha prodotto un album intitolato "Cyberpunk" che ha riscosso un po' dell'attenzione dei media, malgrado si sia rivelato un insuccesso sia di vendite che di critica. Billy ha fatto qualche simbolica apparizione sulla rete, in particolare nella ALT.Cyberpunk e su the WELL, ma il suo interesse nell'argomento sembra essere cessato. Non e' dato di sapere quanto sincere fossero le sue intenzioni. Quel che resta sono le carrellate di manifestazioni di disprezzo e le accuse di voler solamente far soldi che gli sono state rivolte in questo e in altri forum di discussione. * * * 9. Indirizzi telematici di "cyberpunk" famosi. William Gibson non ha un'indirizzo pubblico di posta elettronica. In effetti non nutre grande interesse per i computer; e anzi afferma di non averne toccato uno fino alla stesura di *Mona Lisa Overdrive* (addirittura dice che quando ha inventato il "ciberspazio" stava pensando ai bambini che giocano con i videogames...) Alcuni scrittori che *sono* sulla rete: - Tom Maddox (tmaddox@halcyon.com) - Bruce Sterling (bruces@well.com) - Rudy Rucker (rucker@sjsumcs.sjsu.edu) - Vernor Vinge (vinge@vrinimi.com) - Pat Cadigan (cadigan@aol.com) - John Shirley (rickenharp@aol.com) Come regola di buona educazione, per favore evitate di abusare di questi indirizzi. Molta gente ha cose piu' importanti da fare col proprio tempo che rispondere alle migliaia di lettere degli ammiratori. * * * 10. Che cos'e' questo "PGP" di cui tutti parlano. "PGP" e' l'acronimo di "Pretty Good Privacy", un sistema di crittografia "a chiave pubblica" che e' il punto di forza del movimento cyberpunk. "D'accordo, ma di che cosa diavolo si tratta?" - vi starete domandando ora. Un sistema di crittografia a chiave pubblica consente ad una persona di inviare messaggi privati con la certezza che chi li riceve sara' sicuro dell'identita' del mittente (questo e' importante se, per esempio, state inviando il vostro numero di carta di credito per acquistare qualcosa di costoso: come sapete il normale invio di posta elettronica e' facilmente contraffabile). Si dice cosi' che il messaggio e' "segnato" da una "firma digitale". Prendete due persone, Alice e Bob. Ognuna ha generato con un programma PGP due funzioni matematiche A e B, costruite a partire da due "chiavi". Un messaggio cifrato con la chiave A puo' essere decifrato solo dalla chiave B, e il messaggio cifrato con la chiave B puo' essere decifrato soltanto dalla chiave A. La chiave A viene tenuta segreta, nota soltanto al suo proprietario, e viene chiamata chiave "privata"; la chiave B viene distribuita liberamente e viene chiamata chiave "pubblica". Supponiamo che Alice desideri spedire un messaggio a Bob. Prima cifra il testo del messaggio con la sua chiave privata, poi con la chiave pubblica di Bob. Invia il messaggio. Bob decifra il messaggio usando la sua chiave privata, poi decifra il risultato con la chiave pubblica di Alice. Il fatto che sia stato in grado di decifrare usando la sua chiave privata significa che Alice ha scritto quel messaggio per lui, e soltanto lui lo puo' leggere; mentre il fatto che la chiave pubblica di Alice abbia decifrato il resto significa che Alice e' la vera autrice del messaggio (perche' la sola Alice dispone della chiave privata necessaria per cifrare). Pertanto, quando leggete la dicitura "PGP public key block" verso la fine del messaggio di qualcuno, ricordatevi che quella che avete difronte e' la "chiave pubblica" che potete usare per cifrare una comunicazione privata a lui destinata. * * * 11. *Agrippa* di William Gibson: che cos'e' e dove si trova. "Agrippa: A Book of the Dead" (letteralmente "Agrippa: Un Libro del Morto"), il componente testuale di un progetto d'arte, e' stato realizzato da William Gibson nel 1992. Egli ha scritto una composizione poetica semi-autobiografica che e' stata registrata su un dischetto per computer. Questo disco veniva distribuito in versione limitata su speciali "schermi-lettore"; le unita' del lettore predisposte da Dennis Ashbaugh erano sensibili alla luce, e lentamente mutavano aspetto, passando da una forma all'altra, quando venivano esposte ad una fonte luminosa. Inoltre il testo della composizione, una volta letto, veniva automaticamente cancellato dal dischetto - poteva in pratica essere letto una volta sola. L'opinione della Rete sul progetto "Agrippa" e' mutevole. "Che esperimento interessante: mette alla prova la nostra definizione di 'arte'", affermano alcuni. Altri accusano Gibson di essersi accodato alla massa degli incompetenti che vantano pretese artistiche. E c'e' chi dice che Gibson puo' fare tranquillamente a meno di venire a patti con questa gente. Naturalmente (si potrebbe dire: come aveva previsto Gibson), qualcuno ha messo le mani sul testo di "Agrippa" e l'ha distribuito su Usenet. Una copia di dominio pubblico puo' essere rinvenuta presso: "english-server.hss.cmu.edu:/English Server/Fiction/Gibson-Agrippa". L'autore di questo elenco di FAQ ne tiene una in "bush.cs.tamu.edu:/pub/misc/erich/agrippa", cosi' come la versione parodistica di "agrippa" (intitolata "agr1ppa"), presente nella medesima directory. Entrambe sono disponibili a chiunque ne faccia richiesta. * * * 12. Altre risorse on-line sull'argomento. Un'ampia lista, contenente un'elencazione di ulteriori risorse (libri, musica ecc.) e' la "Cyberpoet's Guide to Virtual Culture" (Guida del Ciberpoeta alla Cultura Virtuale), reperibile presso: "etext.archive.umich.edu:/pub/Zines/CyberPoet". Il suo antenato piu' prossimo, il "Future Culture FAQ" (lista FAQ della Cultura del Futuro), e' disponibile in svariate versioni su molti siti (una vecchia versione puo' essere reperita presso: "etext.archive.umich.edu:/pub/Zines/Future.Culture/"). L'archivio di SF "The Rutgers", presso "sflovers.rutgers.edu:/pub/sf-lovers/", contiene in generale molte informazioni che hanno a che fare con la fantascienza, inclusa una directory con l' "elenco autori" di John Wenn, che contiene delle ottime bibliografie per molti dei piu' conosciuti artisti. Alcuni URL dedicati agli scrittori: - Pat Cadigan: "http://pmwww.cs.vu.nl/home/epdouden/pat_cadigan/patcadigan.html" - Daniel Keys Moran: http://www.cygnus.com/~sef/dkm/index.html" - Bruce Sterling: "http://riceinfo.rice.edu/projects/RDA/VirtualCity/Sterling/index.html" - Walter Jon Williams: "http://www.unm.edu/~lundgren/Williams.html" Il server "Network 23" presso l'URL "http://net23.com/0/max/main.html" contiene un sacco di informazioni su *Max Headroom*. Un sito Web contenente indicazioni per rinvenire informazioni sui film di *Alien* e' locato presso l'URL: "http://dutial.twi.tudelft.nl/~alien/alien.html". Il sito: "rtfm.mit.edu:/pub/usenet/news.answers/music/industrial-faq/" contiene una lista (suddivisa in due parti) di FAQ sulla musica industriale (proveniente da "rec.music.industrial"). Mentre "hyperreal.com:/" contiene informazioni interessanti sulla scena rave in generale. Il "Survival Research Labs", questo incomparabile gruppo di artisti e di profondi conoscitori di hardware, ha un sito FTP presso: "srl.org:/srl/pub/"; per sveltire la procedura raccomandano il loro sito gemello locato in: "lager.geo.brown.edu:/pub/srl/". Inoltre e' disponibile un sito SRL HTTP raggiungibile con una chiamata a: "http://robotics.eecs.berkeley.edu/SRL/". Il sito: "ftp.csua.berkeley.edu:/pub/cypherpunks/" contiene diverso software relativo alla crittografia, compresa una directory contenente l'ultima versione del programma PGP (disponibile per varie piattaforme). Inoltre il sito ftp della "RSA Data Security" presso "rsa.com" archivia materiale vario sulla crittografia. Una lista di FAQ sulla crittografia puo' essere rinvenuta all'interno della directory: "rtfm.mit.edu:/pub/usenet/sci.crypt/". Una pagina HTML con diversi "link" per raggiungere questi ed altri riferimenti e' la "Cryptography, PGP, and Your Privacy" di Fran Litterio. Basta chiamare: "http://draco.centerline.com:8080/~franl/crypto.html". Il sito gopher di The WELL, al port (portello) 70 di "gopher.well.com" ha una sotto-directory su "Cyberpunk and Postmodern Culture" (Il Cyberpunk e il Postmoderno) che contiene, tra le altre cose, alcuni lavori di Bruce Sterling, compreso un'elenco di materiali cyberpunk raccomandati dallo scrittore e il testo completo del suo libro "The Hacker Crackdown" <42>, un saggio che racconta dei tentativi effettuati nel 1990 dal governo per rompere la schiena all' "underground digitale". L'opera e' inoltre disponibile tramite FTP "anonymous" nella directory "oak.zilker.net:/bruces/hackcrack/". Il gopher di The WELL contiene anche una copia di "Agrippa" di William Gibson e dei romanzi *Halo* <43> e *Metrophage* <44> rispettivamente di Tom Maddox e Richard Kadrey. I file sono richiedibili con FTP "anonymous" da: >>> Continued to next message... --- * Origin: Salviamo Mumia Abu-Jamal dalla pena di morte! (65:1300/1) Ä CYBER_PUNK (2:335/525.66) ÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄ CYBER_PUNK Ä Msg : 249 of 303 From : /\/\attia /\/\alattia 65:1300/1 19 Dec 95 12:24:30 To : All 22 Dec 95 12:14:24 Subj : [4/4] Cyberpunk FAQ ÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄÄ .TID: FastEcho 1.45 9715 >>> Part 4 of 4... "etext.archive.umich.edu:/pub/WELL/". Eventualmente si puo' anche accedere al sito gopher (cosi' come accade per altro materiale) attraverso l'HTTP di The WELL: "http://www.well.com/". Il sito di *Wired*, "www.hotwired.com", contiene, tra le altre cose, le versioni integrali di molte precedenti uscite della rivista (che e' consultabile on-line). Un bel po' di file di rilievo sull' "underground digitale" e le comunita' di hackers e phreakers possono essere reperiti presso uno dei siti della "Computer Underground Digest". Uno di questi si trova in: "etext.archive.umich.edu:/pub/CuD/", e contiene tutte le uscite della pubblicazione *Phrack*. La stessa "Digest" dispone di un sito HTTP: "http://sun.soci.niu.edu/~cudigest". *Phrack* e i numeri gia' usciti possono anche essere scaricati chiamando il sito HTTP: "http://freeside.com/phrack.html". * * * Questo elenco di FAQ e' terminato. Buona esplorazione! :) * * * NOTE <1> *1983 Year's Best SF*. Letteralmente "La migliore fantascienza dell'anno 1983": probabilmente si tratta di un'antologia che raccoglie tutti i migliori lavori di SF apparsi nelle pubblicazioni amatoriali di quell'anno. <2> Nella prefazione all'antologia di racconti "Mirrorshades" (Londra, 1986) Bruce Sterling scrive: "Questo movimento e' stato in breve tempo accolto e soprannominato con molte etichette: Radical Hard SF, Outlaw Technologists, Eighties Wave, Neuromantics, Mirrorshades Group. Ma di tutte le etichette appiccicate e poi tolte durante gli anni Ottanta, una e' rimasta: cyberpunk." <3> *Cheap Truth*. Letteralmente "verita' a buon mercato"; ma anche "di poco valore", "di poco conto". Oppure "bassa, meschina, volgare". <4> Pare che la distinzione tra *hacker* e *cracker* non sia ben chiara all'autore di questo FAQ. Nel testo vengono utilizzati quasi come sinonimi, ma non lo sono. *Hacker* - parola dai molteplici significati e inquadrabile in piu' di un contesto - in questo caso fa riferimento agli hacker *telematici*: coloro che compiono in remoto intrusioni e violazioni di sistemi protetti (defizione molto generale). *Cracker* ha invece a che fare con la pirateria del software - che non centra con l'*hacker* in senso stretto. Il cracker e' colui che si occupa di *levare la protezione* ad un software per consentirne un'illimitata duplicabilita' (in un certo qual modo e' egli stesso un *hacker*, ma non nel senso comune del termine: in altre parole non ha nulla a che vedere con la telematica). Infine e' doverso ricordare che il testo non accenna - se non in maniera assai riduttiva - all' "etica dell' *hacker*": non e' solamente per arrichirsi o esercitare la sua bravura che un *hacker* puo' decidere di "forzare" un sistema. Le azioni di un *vero* hacker sono motivate da un'ideologia ben precisa (la questione e' complessa e non e' il caso di affrontarla in questa sede: vi consiglio di procurarvi, se siete interessati, uno dei numerosi materiali sull'argomento - libri, articoli, file... - disponibili un po' dovunque). <5> *Burning Chrome*, 1986. "La Notte che bruciammo Chrome", collezione di racconti, Mondadori 1993. <6> *Gravity's Rainbow* di Thomas Pynchon e' datato 1973; *The Shockwave Rider* di Jhon Brunner, 1975 ("Codice 4GH", romanzo, Editrice Nord 1979); *Nova* di Samuel Ray Delany, 1968 ("Nova", romanzo, Editrice Nord 1973). <7> *Neuromancer*, 1984. "Neuromante", romanzo, Editrice Nord 1986. <8> *Count Zero*, 1986. "Giu' nel ciberspazio", romanzo, Mondadori 1990. <9> *Mona Lisa Overdrive*, 1988. "Monna Lisa Cyberpunk", romanzo, Mondadori 1991. <10> "The Winter Market" (1986), "Il mercato d'inverno" e "Dogfight" (1985), "Duello" (scritto in collaborazione con Michael Swanwick). <11> *Virtual Light*, 1983. "Luce Virtuale", romanzo, Mondadori 1994. <12> *Crystal Express*, 1989. Collezione di racconti. <13> *Islands in the Net*, 1988. "Isole nella Rete", romanzo, Fanucci 1994. <14> *Schismatrix*, 1985. "La matrice spezzata", romanzo, Ed. Nord 1986. <15> *Global Head*, 1992. "Cronache del basso futuro", collezione di racconti, Mondadori 1994. <16> *Mirrorshades: THe Cyberpunk Anthology*, 1986. "Mirrorshades: L' antologia della fantascienza Cyberpunk", antologia di racconti di diversi autori, Bompiani 1994. <17> "Mozart in Mirrorshades", "Mozart con gli occhiali a specchio". <18> *Heavy Weather*, 1994. Romanzo. Non so con certezza se attualmente ne esista una traduzione italiana. <19> *The Difference Engine*, 1990 (con William Gibson). "La macchina della realta'", romanzo, Mondadori 1992. <20> *Snow Crash*, romanzo, ShaKe (qualcuno mi riposta i dati su quest'opera? Non trovo piu' la "newsletter" della ShaKe... E qualcun altro mi dice come viene tradotto nel romanzo il nome originale "Hiro Protagonist"? Grazie :) <21> *Storming the Reality Studio: A Casebook of Cyberpunk and Postmodern Fiction*, 1991. Saggio. <22> *Terminal Identity: The Virtual Subject in Postmodern Science Fiction*, 1993. Saggio (Scott Bukatman). <23> *Fiction 2000: Cyberpunk and the Future of Narrative*, 1992. Saggio (George Slusser e Tom Shippey). <24> *Hardwired*, 1986. Romanzo (e' stato tradotto con il titolo "I Guerrieri dell'Interfaccia", ma non ricordo la casa editrice). <25> 1987. <26> *Blood Music*, 1985. "L'ultima fase", romanzo, Ed. Nord 1987. <27> 1991. <28> *Mindplayers*, 1987. Romanzo, ShaKe (ho perso i riferimenti: aiuto!) <29> *Vacuum Flowers*, 1987. "L'intigro Wetware", romanzo, Ed. Nord 1988. <30> Diverso materiale puo' essere rinvenuto presso le BBS facenti capo alla rete CYBERNET (cfr. "Decoder BBS" - 02/29527597, 14400) <31> *Max Headroom*, serie TV, 1985 (produzione: Peter Wagg; sceneggiatura originale: Steve Roberts). <32> *Blade Runner*, film, 1982 (regia di Ridley Scott). <33> So che *Freejack* e' apparso in Italia con lo stesso titolo... <34> *The Lawnmower Man*, film, 1992. "Il Tagliaerbe" (regia di Brett Leonard). Si parla gia' di un seguito. <35> *Terminator I*, film, 1985 (regia di James Cameron) e *Terminator II*. <36> *Total Recall*, film, 1990. "Atto di forza" (regia di Paul Verhoeven). <37> *Brainstorm*, film, 1983 (regia di Douglas Trumbull). <38> *Johnny Mnemonic*, film, 1995 (regia di Robert Longo; tratto dal racconto omonimo - 1981 - pubblicato su *Burning Chrome*). <39> "The Gernsback Continuum" (1981), "Il Continuum di Gernsback" (in *Burning Chrome*). <40> "New Rose Hotel" (1983), racconto contenuto in *Burning Chrome*. <41> In verita' non esiste una "filmografia cyberpunk": solitamente ci si limita a fornire elenchi piu' o meno arbitrari. Ad esempio altre produzioni che vengono etichettate - a torto o a ragione - "cyberpunk" sono: *Akira*, *Brazil*, *Liquid Sky*, *Mad Max I e II*, *Naked Lunch*, *Robocop I e II*, *Videodrome*... <42> *The Hacker Crackdown*, 1992. "Giro di vite contro gli hacker", saggio, ShaKe 1993. <43> 1991, romanzo. <44> 1988, romanzo. ... NO COPYRIGHT: INFORMATION WANTS TO BE FREE --- * Origin: Salviamo Mumia Abu-Jamal dalla pena di morte! (65:1300/1)